Tutto quello che devi sapere sulla promessa di matrimonio!
Si sente spesso parlare di promessa di matrimonio e dei festeggiamenti annessi, ma di cosa si tratta esattamente e perché è così importante ai fini delle nozze?
Questione di burocrazia
Come molti sapranno, in occasione della promessa esistono ancora oggi molte famiglie che amano organizzare un piccolo ricevimento per celebrare l’impegno preso dai due futuri sposi: il colore dei decori è tassativamente il verde e tutto gira intorno al giorno del “sì” di cui si stabilisce la data precisa.
In realtà, però, dietro questo “rituale” piacevole e spensierato c’è molto altro e, anzi, tutto nasce da una questione burocratica.
Si tratta, infatti, del momento in cui – ufficialmente e per la prima volta – la coppia concretizza la volontà di sposarsi, mettendo al corrente amici e parenti e, soprattutto, presentando al Comune di residenza (di entrambi o di uno dei due) i documenti necessari ad inoltrare la “pratica nozze”.
Bisogna, in anticipo quindi, reperire certificati di battesimo, di cresima e di nascita, effettuare le pubblicazioni al Comune e/o in chiesa e, insomma, chiudere tutta una serie di tappe che porteranno al giorno delle nozze senza intoppi di sorta.
Il momento formale della consegna dei documenti al Comune, tuttavia, non è un contratto e non pone vincoli sul futuro matrimonio ma è, piuttosto, uno step necessario perché avvengano le future pubblicazioni appena introdotte; proprio per questo, non è richiesta la partecipazione di entrambi i futuri sposi: uno dei due può anche recarsi in loco con la delega dell’altro.
I documenti
Entrando più nello specifico della faccenda (ma è sempre buona norma informarsi direttamente presso il proprio Comune per accertarsi di eventuali varianti o disposizioni locali/regionali), perché la promessa vada a buon fine bisogna portare con sé o richiedere:
- documenti di identità di entrambi i futuri sposi;
- modulo di richiesta pubblicazione di entrambi;
- richiesta formale di pubblicazione del parroco/ministro di culto ;
- nulla osta al matrimonio (per cittadini stranieri);
- copia della sentenza di un eventuale divorzio precedente (per la donna divorziata da meno di 300 giorni);
- marca da bollo per le pubblicazioni (una per ogni Comune di residenza);
- marca da bollo per legalizzazione (solo per cittadini stranieri);
- eventuale marca da bollo per richiesta di matrimonio in altro Comune;
- copia integrale dell’atto di nascita (in caso di cittadini italiani);
- copia integrale di un eventuale precedente matrimonio;
- copia integrale dell’atto di morte dell’ex coniuge, se vedovi;
- certificato contestuale, per i non residenti nel comune in questione.
In questo modo si darà il via ai controlli sui documenti forniti e sulle dichiarazioni rilasciate, fissando un secondo appuntamento per la reale pubblicazione.
Sembrerebbe un processo lungo e tortuoso ma, in verità, avendo la fortuna di non avere troppi “casi particolari” da sistemare e di vivere nel Comune ove si contrarrà il matrimonio, entro un paio di settimane si dovrebbe chiudere il tutto; una volta comunicata la promessa, poi, si passerà direttamente alle pubblicazioni!
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