Simbologie e tradizioni delle fedi matrimoniali

Simbologie e tradizioni delle fedi matrimoniali

Quando abbiamo parlato dell’origine e della storia delle fedi nuziali, abbiamo introdotto anche alcuni riferimenti al galateo del matrimonio, che prevede alcuni standard quasi intoccabili.

Tradizioni (quasi sempre) intramontabili

Sebbene possa risultare strano, come abbiamo visto, inizialmente l’anello nuziale era pensato solo per gli uomini e forgiato in un metallo assolutamente poco pregiato.

L’idea dell’oro è subentrata quando questo materiale prezioso ha assunto, per i cristiani, il simbolo metaforico dell’eternità, tant’è che molte delle opere dedicate alla religione hanno fatto (e fanno) largo uso di oro in quadri, basiliche, chiese e quant’altro. In effetti, oggi, l’era moderna sta riuscendo a stravolgere anche queste usanze che si tramandavano da secoli.

Molti sposi preferiscono fedi personalizzate, magari in oro bianco, oppure intrecciate e decorate, qualche volta adornate di una piccola pietra (di solito, minuscoli diamantini) incastonata nella circonferenza perfetta che, però, stando ai più tradizionalisti, non dovrebbe essere “intaccata” perchè simbolo dell’eternità.

Altre stranezze riguardano le usanze di altri Paesi in merito alla “posizione” della fede. Alcune realtà del Nord Europa, ad esempio, la vogliono sulla mano destra, una Inghilterra vecchia di non troppi anni fa preferiva il pollice e, per finire, alcuni paesi dell’America Latina la pensano adatta all’anulare della mano destra.

Su questo fronte, anche l’era moderna, invece, per noi, non ha sortito effetti di “ribellione” rispetto alla tradizione. La fede si porta all’anulare sinistro, in ricordo dell’antica credenza che questo dito sia collegato, attraverso una vena (la “vena amoris“) al cuore, che si riteneva essere custode dei sentimenti e delle emozioni umane.

Per quanto riguarda il ruolo di questi anelli nel matrimonio, la tradizione vuole che il loro acquisto avvenga assolutamente lontano nel tempo dall’anello di fidanzamento e che vengano indossati non prima del fatidico “sì”: la sfortuna, per i più superstiziosi, si anniderebbe proprio in questi piccoli e sconsiderati gesti.

Inoltre, il loro acquisto deve essere a carico dallo sposo, mentre la loro comparsa alla cerimonia è affidata al suo testimone maschio principale. Durante la marcia nuziale, saranno paggetti e damigelle a portarli, adagiati su di un cuscinetto apposito rivestito di un tessuto in linea con lo stile delle nozze o, ancora meglio, identico a quello del vestito della sposa.

Insomma, molti anziani di generazioni precedenti sono pronti a giurare che sono queste nuove stravaganze ad aver portato sfortuna ai matrimoni, che sembrano durare sempre meno e destinati a fallire, in moltissimi casi, secondo le statistiche; ma la verità è che ciò che tiene unita una coppia, nel tempo e nello spazio, è molto più di qualche rituale, per quanto antico di secoli e ritenuto importante!

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Simona Vitagliano
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