Mimmo Jodice, un talento tutto napoletano!

Mimmo Jodice, un talento tutto napoletano!

La nostra Napoli ci offre talenti meravigliosi in tutti i campi, soprattutto nell’arte, nel cinema, nel teatro. Se pensiamo alla nostra cultura artistica, il ‘900 è stato costellato di grandi nomi: Eduardo De Filippo, Sofia Loren, Massimo Troisi.
Ma numerosi artisti ci sono stati anche nel campo della fotografia e tra i grandi nomi che ci risuonano nella mente, non possiamo non ricordare il grande fotografo Mimmo Jodice. Ma chi è Mimmo Jodice? Qual è la sua storia?

Un’eccellenza Napoletana

Mimmo Jodice nasce nel 1934, a Napoli e trascorre la sua adolescenza nel Rione Sanità  dedicandosi alla fotografia già da ragazzo a partire dagli anni ’50.

Negli anni ’60 avvia le prime collaborazioni con artisti nazionali come Lucio Amelio con cui collabora per le prime esposizioni e Michelangelo Pistoletto, ma anche con artisti internazionali di grande prestigio come Andy Warhol, Joseph Beuys, Jannis Kounelli. Grazie a lui la fotografia italiana è stata protagonista, affermandosi con forza negli scenari internazionali.

Le tappe più importanti del grande fotografo

Dal  1970 al 1994 ha insegnato fotografia all’Accademia delle Belle Arti di Napoli

Nel 1970 ha finalmente la sua prima mostra nazionale “Nudi dentro cartelle ermetiche” nella galleria il Diaframma di Milano.

Nel 1980 pubblica “Vedute di napoli“, un’opera dove evidenzia il suo punto di vista circa il paesaggio urbano e l’architettura napoletana.

Nel 1985 pubblica, invece, “Mediterraneo” a seguito di una lunga e meticolosa ricerca condotta sul mito del Mediterraneo. Il libro viene pubblicato da Aperture a New York.

Negli anni successivi le sue opere vengono esposte nei musei di tutto il mondo: nel 1995 a Philadelphia, nel 1998 a Parigi.

Nel 1998 torna anche al Museo di Capodimonte e nel 2001 torna ad esporre negli Stati Uniti, nel Massachusetts.

Nel 2003 riceve il premio “Antonio Feltrinelli” dell’Accademia Nazionale dei Lincei, un evento straordinario se consideriamo che è la prima volta in assoluto nella storia che un fotografo riceve questo premio. Nello stesso anno il suo nome viene inserito nell’Enciclopedia Treccani.

Nel 2006 gli assegnano la Laurea Honoris Causa in Architettura alla Federico II.

Nel 2016 il museo “MADRE”, il museo di arte contemporanea di Napoli gli dedica una retrospettiva sul suo lavoro.

Dopo aver dato un po’ di numeri e date, ci sembra evidente la straordinarietà del personaggio di cui ci troviamo di fronte. Un uomo, un artista importante che è riuscito a diventare una grande eccellenza e motivo di vanto per Napoli.  

 

 

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