Perché si usano i confetti ai matrimoni?
Il dono degli sposi per i partecipanti alle nozze è, da sempre, nella nostra memoria, un batuffolo contenente dei confetti, tradizionalmente alla mandorla, ricoperti di glassa di zucchero bianca, ma oggi sostituibili con molte altre varianti più moderne, gustose e sorprendenti, in vari gusti fruttati o persino agli aromi floreali!
Ma da dove ha origine questo vero e proprio rituale?
Le origini dei confetti
Volendo ripercorrere la storia all’indietro, sin dai tempi più remoti, si arriverebbe addirittura a uno degli “avi” del confetto, durante l’Impero Romano, tempo in cui unioni e nascite erano festeggiate proprio con una sorta di caramella a base di miele, simbolo di un augurio di un futuro propizio.
La prima “bozza” di confetto, in verità, pare sia servita ad un arabo, Al Razi, per far sì che i medicinali fossero assunti più gradevolmente, ricoprendo le pasticche con un guscio dolce e piacevole al palato.
Ad ogni modo, è a Sulmona, ancora oggi patria del confetto, che nel XV secolo alcuni pasticceri locali iniziarono a mescolare sciroppi di zucchero con le mandorle, ottenendo un prodotto pressoché identico a quello nostrano.
Tra l’altro, la tradizione della bomboniera si incrocia a questa, poichè furono i nobili a cominciare a dettare legge di bon ton, fregiandosi di donare i propri confetti in piccoli contenitori, cesellati da orafi di prestigio; confetti e “bon bon”, insomma, erano riservati ad un ceto alto e non certo a tutti coloro che si sposavano, fino a qualche tempo fa.
Significato simbolico
Tradizionalmente, anche il numero dei confetti per ogni invitato è studiato ed ha una simbologia ben precisa.
L’usanza vuole che siano sempre dispari:
- 5 confetti: simboli di salute, fertilità, lunga vita, felicità e ricchezza;
- 3 confetti: simbologia della coppia con il primo figlio;
- 1 confetto: metafora dell’unione appena realizzata.
In effetti, fino a non moltissimo tempo fa, i confetti, con un’anima di seme di coriandolo, erano utilizzati al posto del riso, all’uscita degli sposi dalla chiesa, motivo per il quale, in molte lingue straniere, il termine utilizzato per questi dolcetti e per i caratteristici accessori simbolici del Carnevale è lo stesso!
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