Quanto costa un matrimonio?
Ogni evento importante è, naturalmente, messo in piedi anche grazie ad un impegno economico e ad un attento studio su come indirizzare il proprio budget. E il matrimonio non fa assolutamente eccezione, anzi: si inserisce nella categoria delle “grandi occasioni” di diritto.
Ma, come spesso accade, sono gli imprevisti a gravare maggiormente sull’idea di una cifra prestabilita che possa far “dormire sereni” senza troppe pensieri ma, organizzando tutto un po’ di anticipo, potendo anche contare sull’aiuto di qualcuno di competente o sulle doti di una wedding planner, in genere, si riesce a ridurre all’osso questa eventualità.
Ma quanto bisogna preventivare, quindi, per la spesa di un matrimonio, mediamente, in Italia?
Le stime
Alcune valutazioni vengono fuori da un’analisi fatta da Compass e ProntoPro, che hanno calcolato le cifre relative ad una cerimonia coinvolgente un centinaio di invitati.
Location, bomboniere e viaggio di nozze esclusi, le stime parlano di circa 15mila euro spesi, per gli italiani, con le dovute variazioni di città in città e, naturalmente, altri migliaia di euro in preventivo per il costo totale. Ventimila euro, insomma, non sono un’esagerazione ma una autentica realtà, spesso anche superata e non di poco.
Le variazioni
Quei 15mila euro stimati in media, infatti, a Roma diventano 19mila, mentre noi napoletani, investendo di più sul cibo, ci ritroviamo con 11mila euro solo di banchetto. Tra le città più economiche, con una spesa media di 6000 euro, ci sono, invece, Potenza, Genova, Campobasso e Cagliari.
Abito, musica e fiori
Sicuramente, nell’ambito delle tante spese che concorrono a creare il totale, l’abito da sposa fa la sua parte; ma solo romane e milanesi, in media, sono disposte a fare pazzie per il proprio outfit nuziale: si parla di modelli sartoriali del costo anche di 5200 euro!
Di contro, Bari e Firenze sembrano molto più care per l’ingaggio della band (intorno agli 800 euro), mentre a Perugia e Venezia i costi sono più contenuti (intorno ai 400 euro), tenendo presente che, però, in tutti i casi, optare anche per un DJ per il dopo-festa comporta altre importanti spese. Lo stesso non accade ad Ancona e Cagliari, dove non solo i prezzi sono più bassi, ma si può pensare anche all’ingaggio del solo DJ per tutta la giornata, mantenendosi su una fascia di prezzo vicina ai 300 euro.
Ancora i romani, che sono disposti a spendere tantissimo per questo evento, come abbiamo visto, salgono in cima alle statistiche per le spese riguardanti i fiori: tra bouquet e addobbi si parla di cifre nell’ordine di 1500 euro.
Matrimoni in calo
Sebbene, naturalmente, c’è chi ha imparato a uscire dagli schemi e ad organizzare eventi più cheap e sobri, l’aspettativa di una spesa così importante, soprattutto in anni di crisi a livello lavorativo, spaventa.
Anche per questo motivo si ipotizza che il tasso di matrimoni, negli ultimi anni, sia sceso vertiginosamente.
L’Istat ha stimato che, nel 2015, ci sono state 194.377 unioni: un piccolo aumento (2,4%) rispetto al 2014 ma troppa differenza con le 246.613 del 2008.
Insomma, alla base di questa diminuzione ci sarebbe non solo la crisi che ha attanagliato italiani e relative attività negli scorsi anni (con conseguenti migrazioni verso l’estero in cerca di lavoro) ma anche cambi culturali importanti: molti giovani, infatti, restano conviventi o si uniscono attraverso l’unione civile oppure lo status di coppia di fatto.
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