Storia della Kodak, tra successi e innovazione

Storia della Kodak, tra successi e innovazione

Share your story è il famosissimo slogan della Eastman Kodak Company, meglio nota semplicemente come Kodak, ancora oggi presente sul sito ufficiale della società. Uno slogan attuale ora più che mai, in un’ era digitale dove la condivisione di esperienze, dati ed immagini è alla base della nostra quotidianità.

Kodak: tra tecnologia e declino

Fondata a Rochester nel 1888 da uno dei pionieri della fotografia George Eastman, un giovane orfano, costretto a lasciare la scuola per mantenere la madre e i fratelli minori e con un sogno: creare una lastra fotografica, che non debba essere preparata al momento e che sia stabile abbastanza da essere prodotta e distribuita sul mercato. Nasce così la prima delle grandi innovazioni della società tutte basate sull’idea di creare prodotti di alta qualità, ma a costi contenuti e quindi alla portata di tutti. Agli inizi del secolo la Kodak è stata un’azienda portatrice di molte idee innovative e all’avanguardia.

La Kodak è stata la prima a valutare l’importanza della condivisione in rete delle fotografie scattate dall’utenza, creando l’Easyshare system un modello di macchina fotografica che comprendesse una stampante, un software per gestire e condividere online gli scatti ed un  pulsante rosso di “share”, che permetteva di pubblicare online le immagini.

Negli ultimi anni, però, a causa anche della forte concorrenza di altre aziende come la Nikon e la Canon, la Kodak comincia un lento ed inesorabile declino. Costretta alla vendita dei brevetti per recuperare liquidità, dichiara fallimento il 19 gennaio del 2012.

Quando sembrava ormai arrivata la fine di un’epoca, l’anno successivo la Kodak annuncia di essere riuscita ad uscire dalla procedura di fallimento e torna sul mercato con nuovi prodotti.

La crisi dell’industria fotografica e la forte concorrenza sono due fattori da dover tenere in considerazione e si pronostica che le aziende più colpite saranno quelle che hanno puntato al segmento delle mirrorles, in quanto per chi non s’intende di fotografia sarà sufficiente uno smartphone in alternativa alla fotocamera.

Non resta che attendere ulteriori sviluppi.

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