Moda sposo: ecco perché indossare il papillon

Moda sposo: ecco perché indossare il papillon

La parola “papillon” evoca immediatamente alla mente quel piccolo indumento maschile che, spesso, viene utilizzato in maniera alternativa alla cravatta; in effetti, viene chiamato anche “cravatta a farfalla“.

Si tratta di un vero e proprio fiocco, piccolo e simmetrico, che va a chiudere il colletto della camicia e che può essere realizzato in tantissimi tessuti e colori, passando anche per vere e proprie fantasie o pattern geometrici.

Immancabile abbinato ad outfit da sera eleganti del tipo frac o smoking, i papillon sono tornati ultimamente molto di moda anche tra i Millennials più stravaganti che amano provare stili diversi, originali, vintage, mettendo anche in contrasto tra loro diversi parti dell’abbigliamento. Una tendenza che non ha tardato di raggiungere anche gli sposi più giovani che, spesso, osano farfallini colorati e stravaganti, proponendo un look eccentrico e… spumeggiante!

Storia

Nonostante il papillon abbia conservato la sua essenza elegante, acquisendo anche un ruolo “divertente” nell’abbigliamento maschile (e non solo, sono moltissime le donne che lo propongono indossato in diversi modi), la sua storia proviene molto da lontano e da occasioni tutt’altro che spensierate o chic.

Sembra infatti che, durante la Guerra dei Trent’anni del XVII secolo, i mercenari croati usassero un fiocco per legare le loro camicie; un metodo che venne ripreso, in seguito, dalla moda maschile in Francia, allargandosi in poco tempo all’intero contesto europeo. Una prova di questa ipotesi risiederebbe nel fatto che la parola francese cravate potrebbe derivare dal termine hrvat che, in lingua slava, significa proprio “croato”.

Curiosità

Una piccola curiosità, che testimonia questo utilizzo “particolare” del papillon nel nostro Paese, riguarda il fatto che, qui in Italia, questo piccolo pezzetto di tessuto da intrecciare è stato più volte interpretato come simbolo rivoluzionario, poichè associato ai futuristi, ai comunisti e agli anarchici.

Inoltre, c’è da aggiungere che si tratta di una variante della cravatta molto più piccola, meno informale e più semplice da annodare… un punto a favore degli ansiosi! D’altro canto, risultando anche meno ingombrante, è più difficile che possa sporcarsi, anche per la posizione occupata sotto il mento, che lo ripara da eventuali gocce provenienti da bicchieri o portate del lungo e variegato pranzo nuziale.

Insomma, esiste un papillon per ogni look ed ogni stile si riflette nei colori e nelle proposte di questi cravattini tanto simpatici ma, all’occorrenza, anche severamente chic. Un motivo in più per prenderli in considerazione per il giorno del “sì”!

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Simona Vitagliano
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